Scegliere il tabacco più adatto a noi è il primo passo per assaporare appieno il gusto intenso e coinvolgente di una buona rilassante fumata. Infatti, anche fra i trinciati per pipa, esiste una grande varietà e possibilità di miscelazione, per cui si scoprono sempre nuovi aromi.
Sul mercato esistono decine e decine di miscele diverse, ognuna delle quali è stata creata partendo da una base composta da specie di tabacco differenti. Esistono anche miscele di tabacco “pure”, composte da una sola tipologia di tabacco.
I vari tabacchi possono essere suddivisi in quattro famiglie principali che prendono il nome dalle rispettive zone di origine: Virginia, Kentucky, Burley ed Orientali.
I tabacchi da pipa che si trovano in commercio sono già delle miscele equilibrate, con aromi molto vari. Altrimenti si possono modificare queste miscele per pipa con ricette personali, crearne di nuove, migliorarle, invecchiarle, affinarle. Importante è capire le componenti di base, i tabacchi, per poter leggere i componenti che creeranno i sapori e per poter dare spazio alla fantasia ed arricchire le miscele per pipa già in commercio.
Esistono miscele di tabacchi nuove e miscele di tabacchi invecchiate, un esplosione di gusti ed aromi differenti che evolvono con l’affinamento.
Non ci sono delle regole precise riguardo l’aroma; piuttosto si deve considerare il taglio del trinciato. I tabacchi da pipa che si trovano in commercio possono avere diversi tipi di tagli che si distinguono due grandi categorie: i “non pressati” e i “pressati”.
Quello medio-grande è consigliato perché brucia lentamente e quindi scalda meno.
Solitamente si acquista il tabacco in busta o in scatola; è importante una volta aperta la confezione mantenere il tabacco in perfette condizioni.
Deve essere preservato dal calore e mantenuto al giusto grado di umidità riponendolo in appositi contenitori sigillati e dotati di un buon umidificatore.
Quando si viaggia, per la loro comodità e sicurezza, è bene utilizzare le apposite borse che contengono e proteggono la pipa con i suoi accessori e che conservano il tabacco in una apposita tasca separata, tutto in dimensioni minime e con gran classe.
Tabacco da pipa light air-cured (tabacchi chiari curati ad aria), classe a cui appartiene anche il Maryland, è un tabacco di colore dal marrone chiaro al bruno rossiccio.
Di consistenza leggera e buona combustibilità, non possiede un gusto o un aroma particolarmente spiccati, ma si presta bene a portare gli “aromi” aggiunti per la spugnosità della foglia.
Utilizzati largamente nelle miscele aromatizzate, è di norma sottoposto ai più diversi trattamenti (concia con liquidi zuccherini ed aromatici, pressione, riscaldamento, tostatura, flavouring).
Quando il trattamento è leggero da certo un gusto “di noce” (nutty).
Onnipresente nelle miscele di gusto americano, olandese e danese.
Tipi di tabacco Burley: White Burley, Kentucky Burley, Broad leaf Burley.
Curiosità: deve il nome a lord Burleigh, ricco proprietario inglese di terre sulle rive dell’Ohio.
In realtà furono i suoi contadini, profughi dalla Virginia e dal Maryland, a notare le diverse caratteristiche assunte dal tabacco (portato dai luoghi d’origine) piantato in terreni e climi diversi come appunto l’Ohio (cresce anche in Tennessee e South Carolina).
La produzione è in diversi Stati USA, innanzitutto il Kentucky, ma anche in altri Paesi come Brasile Malawi e Argentina.
Indicato come ingrediente in moltissime miscele da pipa (soprattutto tabacchi di gusto americano-olandese-danese) potrebbe essere scambiato per una particolare classe di tabacco.
In realtà si tratta di un tipo di miscela a sé stante, già di per sé completa.
Composto in genere da quantità variabili di Virginia, Burley e Orientali (i chiari) e con l’aggiunta eventuale di Kentucky (per i Black).
La miscela viene preparata sottoponendola ad un processo di dolcificazione (con melassa, miele, sciroppo d’acero o altro), con una prima aromatizzazione (al cacao o alla cumarina – o tutti e due – e altro) e di maturazione sotto pressione.
Le operazioni successive possono comprendere una fase più o meno spinta di cottura e/o fermentazione (Black Cavendish) che toglie il pizzicore dei tabacchi chiari e un po’ della forza di quelli scuri, rendendo il gusto più liscio e rotondo.
Come tocco finale è molto frequente un’aromatizzazione a base di essenze naturali o artificiali alla frutta o altro.
La presentazione finale del prodotto è in genere in forma di pressati “ready rubbed” gustabili da soli (olandesi a base di solo cavendish chiaro) o miscelati con altri trinciati (in genere Virginia chiari e/o Burley tostati) o aggiunti con moderazione in Miscele Inglesi.
Curiosità: prende il nome da lord William Cavendish, che lo creò nel 1690. La cosa strana è che l’Oxford Dictionary, pur descrivendolo correttamente, recita: origin unknow.
Di foglia ampia e consistente, appartiene alla classe dei fire-cured o dark-fired (curati a fuoco diretto di essenze forti).
Di colore marrone molto scuro, ha aroma intenso e caratteristico di legna e fermentazione e gusto tipico e pieno.
Molto forte, è di norma utilizzato nella fabbricazione di sigari tipo Toscano che vengono sottoposti a successiva fermentazione.
Nei tabacchi da pipa serve a dare corpo ed è utilizzato in miscela nei Black Cavendish, nei trinciati scuri di tipo europeo e, a volte, nelle English Mixtures.
Tipi di tabacco Kentuky: Moro, Val Tiberina, Beneventano.
Curiosità: I trinciati italiani più diffusi ed economici sono a base di Kentucky nazionale.
Altro tabacco atipico, appartiene alla classe degli orientali (foglia piccola curata al sole).
Le piante intere essiccate vengono poi sottoposte ad affumicatura su fuochi di legna aromatica, processo che dona al tabacco il tipico colore scuro e l’aroma caratteristico di fumo.
Il latakia è un tabacco molto utilizzato e incontra i favori di molti appassionati di fumo lento.
Di gusto dolce e leggermente stucchevole, contribuisce a rallentare la combustione anche per la massiccia presenza di piccoli frammenti lignei (le foglie non vengono sottoposte a scostolatura).
Fornisce corpo e rotondità alle miscele da pipa, contribuendo in modo decisivo a caratterizzare il gusto delle English Mixtures ove è utilizzato in misura più o meno notevole e nelle due varietà conosciute siriano e cipriota.
Il Latakia è un tabacco che invecchia benissimo, si affinano sapori e profumi e vi consigliamo di averne sempre una scatola.. magari di tabacco Latakia siriano, il migliore.
Presente, ma in misura inferiore, anche in miscele di gusto americano e olandese.
Tipi di tabacchi Latakia: Syrian Latakia, Cyprian Latakia.
Curiosità: secondo alcuni sarebbe stato scoperto addirittura in Cina verso la metà del 1800. La tradizione vorrebbe le foglie affumicate su fuoco di legna di quercia asiatica ed erbe aromatiche. Facendo eccezione, rispetto agli altri tabacchi di cui si usa solo la foglia, del Latakia si usa anche gambo e nervature.
I tabacchi orientali o turchi o levantini appartengono tutti alla classe dei sun-cured (curati al sole).
Di diversa origine e provenienza, vengono coltivati in molti paesi con clima adatto sub-umido o semi arido, nei territori del Mediterraneo orientale come Bulgaria, Repubblica di Macedonia, Grecia, Turchia, Libano… questi tabacchi hanno foglie più piccole rispetto a quelli fin qui considerati.
Si caratterizzano per la foglia piccola di colore giallo oro, ma possono trovarsi anche in colori più scuri, dal giallo-verde al marrone.
Leggeri, di aroma e gusto erbaceo e delicato e di ottima combustibilità, sono presenti un po’ in tutte le miscele per le loro qualità eccellenti in tutti i campi.
Utilizzati tipicamente in cavendish chiari, miscele di gusto olandese e trinciati di tipo europeo, trovano il loro impiego caratteristico nelle English Mixtures insieme ai virginia e il Latakia.
Tipi di tabacchi Orientali: Xanthy, Macedonia, Yenidje, Samsoun, Smirne, Perusitza, Giubec, ecc.
Tabacco atipico, è in origine un tipo di Burley che, dopo la cura tradizionale ad aria, viene sottoposto ad un lungo processo di doppia fermentazione, ottenuto mediante successivi periodi di macerazione delle foglie nel suo stesso succo spremuto a pressione.
Per contenere le foglie di Perique in macerazione si usano botti in precedenza usate per l’invecchiamento dei Bourbon.
Un lungo processo d’affinamento dei sapori, la lunga e difficile lavorazione rende il Perique il tabacco per pipa più ricercato e costoso.
Per via della scarsa produzione è considerato l’oro dei tabacchi da pipa. Aroma molto intenso e fortemente speziato, sotto alcuni aspetti paragonabile a quello di certi vini, ha un aspetto scuro e oleoso e si presenta in piccoli frammenti, sa di prugna e pepe ma è capace di assumere tante diverse sfumature a seconda dei tabacchi cui è abbinato.
Di colore nero e presentato in piccoli frammenti, ha gusto proprio e caratteristico, con aroma intenso e penetrante e sapore “lievitato”.
Molto forte e di scarsa combustibilità, è di norma aggiunto in modeste proporzioni in miscele di gusto americano ed inglese.
Tipico ed eccellente il connubio con virginia puri pressati.
Arricchisce le miscele composte da St. James Parish, Louisiana Perique.
Curiosità: si può pronunciare poerik o perìc, all’americana o in francese. Deve il nome a Pierre Chenet che lo scoprì in Louisiana, dove cresce in una zona ristretta a sud di New Orleans. Perique era il vezzeggiativo spagnoleggiante del francese Pierre.
A questa classe appartengono tutti i tabacchi dark air-cured (scuri curati ad aria).
Di colore dall’avana al marrone molto scuro, si presentano in foglie di diverse dimensioni, consistenza e origine, e sono di norma sottoposti a processi di fermentazione in massa nella fase di cura.
Utilizzati per lo più nella produzione di sigari, hanno buona combustibilità, aroma e gusto caratteristico e intenso di “sigaro”.
Nei tabacchi da pipa conferiscono corpo e retrogusto, contribuendo a completare ed arricchire il gusto delle miscele.
Utilizzati per lo più in trinciati scuri di tipo europeo (francesi, svizzeri, italiani), non mancano in quelli di gusto olandese e si trovano qualche volta aggiunti in miscele di tipo inglese.
Tipi di tabacchi tropicali: Cigar leaf, Pilota, Criollo, Brasile, Paraguay, Havana, Sumatra, Java.
Per completare la rassegna dei tabacchi “americani” accenniamo a due tabacchi che prendono il nome dalle zone di produzione, il Maryland e la Carolina.
Sono due prodotti dal sapore neutro, curati ad aria; utili, come riempitivi, a bilanciare le caratteristiche dei Virginia e dei Burley.
Appartenente alla classe flue-cured, i tabacchi curati ad aria calda.
Il Virginia è un tabacco a foglia ampia e generosa, di colore dal giallo limone al marrone scuro, a seconda del grado di “ammarronamento” delle foglie.
Se sottoposto a trattamenti particolari dopo la cura e la stagionatura – ad esempio con l’aggiunta di zuccheri, pressione e cottura – può presentarsi molto scuro o addirittura nero (Virginia black-stoved).
Possiede un aroma proprio spiccato e inconfondibile, penetrante e vagamente fruttato.
Di sapore dolce e caratteristico, offre una combustione piuttosto rapida e tende a pizzicare la lingua, fenomeni ridotti nelle versioni “trattate”.
Coltivato originariamente in Virginia, questo tabacco ha ormai messo radici in mezzo mondo: dal Canada al Brasile all’India alla Cina, all’Africa oltre a diversi Stati USA.
E’ un tabacco caratterizzante ed è presente in quasi tutti i tipi di miscele da pipa.
Tipicamente inglesi gli straight virginia, miscele a base di Virginia più o meno puri, generalmente pressati.
Tipi di Tabacco Virginia: Bright Virginia, Carolina, Old Belt Virginia, Lemon, Golden, Red, Brown,
Dark, Mottled.
Curiosità: deve il nome a sir Walter Raleigh che a metà del XVI secolo diede il nome al vasto territorio che aveva “scoperto” e al generoso frutto che produceva.
Se ti piace Virginia, dovresti prendere in considerazione l’idea di metterne via per il futuro. Diventeranno più preziosi e il profilo del gusto continuerà a migliorare. Il tabacco invecchiato è più dolce, meno aggressivo; i sapori sono più profondi, più sposati, più morbidi e il potenziale per mordere la lingua è ridotto.
Scegliere un buon tabacco per pipa non è facile.
Tutti i fumatori di pipa sanno che le miscele di tabacchi determinano profumi e sapori, ma pochi sanno che il taglio del tabacco delle miscele esalta o affievolisce determinati sapori.
Inoltre il diverso taglio del tabacco che compone la miscela per pipa influenza la fumabilità e la resa della miscela stessa.
I tabacchi da pipa che si trovano in commercio possono avere diversi tipi di tagli che possono essere modificati a piacimento.
Commercialmente, i grandi produttori distinguono due grandi categorie di tagli di tabacco i “non pressati” e i “pressati”.
Si tratta di tabacchi da pipa ricavati semplicemente tagliando, tritando, le foglie.
Costituiscono il tipo di taglio più diffuso dato che non comporta operazioni particolari prima di caricare la pipa. Le miscele di tabacchi a taglio non pressato, sono facili da usare e sono indicati a chi vuol avvicinarsi al mondo del tabacco da pipa.
I non pressati bruciano inoltre più facile e sono quindi ideali per chi comincia a fumare.
Si distinguono i seguenti tipi di tagli.
La maggior parte dei tabacchi da pipa sono miscele di due o più tabacchi. La terminologia anglosassone parla di mixture.
Il termine in realtà designa tanto un taglio quanto una miscela di più tabacchi, diversamente dal termine blend che designa solo la semplice miscela di tabacchi, ma non necessariamente un taglio mixture.
Questo taglio si presenta sotto forma di pezzetti o sottili e corte striscioline di tabacco.
Il taglio dipende dal produttore e dai tabacchi, non si ha una misura uniformata, i mixture tagliate più grossolanamente vengono definite wild cut.
Si tratta di un taglio facile da caricare e di combustione agevole.
Le foglie del tabacco sono tagliate in striscioline molto fini e della lunghezza di qualche centimetro.
Come per il taglio classico da miscela, si carica nella pipa con facilità e dato lo spessore esiguo dei filamenti è di facile combustione.
È frequentemente usato nelle miscele inglesi di tipo classico denominate classic english mixture.
Vengono così definiti dei tagli più grossolani rispetto a una mixture e con striscioline medio-lunghe più robuste.
Da un certo punto di vista una sorta di taglio a metà tra il ribbon cut e il wild cut.
Sono particolari tagli ottenuti con battitura, il termine esatto sarebbe trinciato a scaglie.
Con il taglio vero e proprio o con una specie di battitura si ottengono frammenti, pezzetti di forma più o meno regolare. Si tratta di un taglio economico.
Tipici il granulated americano e il picadura come il le cimette di Kentuky di Mastro Tornabuoni o il Golf italiano, per esempio.
Si tratta di tagli meno diffusi, ma molto amati dai fumatori più esperti che ne apprezzano le qualità di conservazione dell’aroma delle foglie.
La maggior parte di questi tagli richiede una preparazione del tabacco prima di poter caricare la pipa.
Questi tabacchi sono inoltre più di più difficile combustione a causa proprio del taglio più “grossolano” e spesso di una maggiore umidità.
Vengono realizzati con tabacchi tipo Virginia, Burley e Kentukcy e contengono abitualmente più nicotina delle normali mixture.
Per tutti questi motivi sono sconsigliabili a chi inizi a fumare la pipa.
A seconda della lavorazione del tabacco sono presenti due sotto categorie: i “pressati” propriamente detti e gli “arrotolati”.
Si distinguono i seguenti tipi di tagli.
Il “papà” dei pressati. È un piccolo panetto di foglie pressate di circa 4 cm di spessore. In genere il plug è ottenuto mediante un doppio processo di pressione.
I procedimenti possono variare da un produttore all’altro, famosi sono i tabacchi Plug di Cornell & Dielle.
Una prima pressa riduce una pila di foglie di circa un metro al panetto di 4 cm.
Viene poi eseguita una seconda fase di pressione in condizioni di temperatura e umidità controllate.
Tale processo, che favorisce anche la fermentazione, può durare anche diverse settimane.
Per essere fumato se ne taglia una sottile barretta, il flake, con un coltello affilato.
Questo permette agli amati del flake di creare barrette della dimensione desiderata, da inserire in pipe dal camino stretto ed alto come le Tsuge da degustazione flake.
Il plug permette inoltre una migliore conservazione degli aromi contenuti nel tabacco, un miglior invecchiamento o affinamento.
I produttori americani propongono un tipo di plug friabile denominato crumble cake, apprezzato per la possibilità di essere sbriciolato a mano senza dover ricorrere ad un coltello.
Si tratta di sottili barrette, in inglese slices, di tabacco pressato generalmente larghe 2-3 centimetri e di lunghezza abbastanza variabile.
I flakes sono realizzati a partire da panetti di tabacco pressato i plug.
Il Plug variamente fermentato e successivamente tagliato in barrette.
Queste caratteristiche fanno sì che si tratti di un taglio apprezzato dai fumatori più esperti che lo ritengono ideale per esprimere al meglio le qualità dei Virginia.
I flakes sono in genere abbastanza umidi, il che non facilita l’accensione e la fumata e ne fanno un taglio adatto a fumatori rodati.
Per ovviare a questo inconveniente alcuni fumatori preferiscono estrarlo dalla latta e farlo asciugare alcune ore prima di fumarlo.
I metodi di fumata del Flake sono essenzialmente due: chi lo fuma piegando la barretta ed inserendola “intera” nella pipa e chi lo spezzetta per ottenere un taglio più simile a quello della miscela.
Il primo metodo non è apprezzato da tutti e richiede un apprendistato abbastanza lungo.
Il metodo dello spezzettamento ha il vantaggio della facilità d’uso e di permettere al fumatore di scegliere il taglio della mixture.
Alcuni flake sono venduti già parzialmente spezzettati, si parla in questo caso di Ready rubbed o Broken flake.
A partire dal plug vengono realizzati dei cubetti di tabacco che possono venire sbriciolati facilmente all’interno del camino della pipa.
Gruppo poco numeroso: i tabacchi lavorati a corda o a treccia. Si affetta e si ottengono i dischetti: Curly cut o Spun cut.
In commercio ci sono anche i vari Twist, Roll e Negrohead, venduti in piccoli rotoli o in pezzi avvolti in tela.
La treccia, in inglese si parla anche di Bogie, Pigtail o Rope.
Non è un vero e proprio taglio, dato che le foglie di tabacco essiccate sono arrotolate un po’ come un sigaro. La treccia subisce poi una fase di fermentazione al vapore.
Per essere fumata deve essere tagliata in sottili rondelle di circa 2mm da sbriciolare o inserire appallottolate nel fornello.
Questo taglio è costituito da tabacchi a forte contenuto di nicotina ed è pertanto sconsigliabile a chi non è esperto o non sopporta i tabacchi strong.
Si racconta che questo taglio non fosse inizialmente destinato ad essere fumato bensì, dato l’elevato contenuto di nicotina, ad essere masticato.
Apprezzato soprattutto dai marinai delle navi da guerra e dai minatori che per ovvi motivi non poteva “fumare” sul luogo di lavoro.
Designa la rondella di twist, il taglio a rondella della treccia di tabacco.
Alcuni produttori propongono il tabacco direttamente in questo taglio e possono essere trovati in commercio.
A volte possono essere chiamate anche bird’s eyes.